Fuori dalla porta, la gente si accalca, come se ci fosse qualcosa da vedere dentro. Un uomo alza la macchina fotografica e scatta, senza sapere cosa ha inquadrato nel momento esatto in cui ha spinto il pulsante. I venditori ambulanti si fermano e smettono per un attimo di provare a rifilarti gli accendini a forma di water. I componenti di una comitiva di turisti sbattono uno contro l’altro, tipo incidente ferroviario, perché la guida, che tiene alta la bandierina identificativa, si è improvvisamente bloccata. Sono tutti davanti all’ingresso. Chi riesce a infilare la testa tra i corpi, che però non si azzardano a varcare la soglia, li vede. Dietro al bancone, c’è questa ragazza, che sembra venuta da Marte, ammesso che Marte sia davvero il pianeta rosso. Di fronte a lei, seduto su una sedia, un ragazzo la fissa. Dicono che sia stato lui a farla diventare rossa, per scommessa. Le ha detto “posso farti arrossire” e lei ha risposto che non era possibile. Ma lui ha insistito. “Se ti metti di fianco a qualcosa di rosso, la cosa più rossa che c’è, io posso farti arrossire”. Lei si è voltata è ha preso questa bottiglia di Amara, che “per farlo – dice – usano le scorze delle arance rosse che crescono ai piedi dell’Etna”. Quindi, niente, lui si è seduto e ha chiuso gli occhi. Tutto ha cominciato a tremare, come quando un vulcano si lamenta, e lei è diventata rossa. “Bravo”, gli ha detto. “E adesso vediamo come te la cavi col verde”.
FINE
- Photo: Matilde Piazzi
- Model: Gioia Maini
- Copy: Filippo Dionisi
- Location: Caffè Rubik
Acqua, alcol, zucchero, aromi naturali (infuso di scorze di arancia rossa e erbe spontanee).