“Scusi, che ha da guardare?”
“Mi perdoni, ma lei ha in braccio una gallina”.
“Si riferisce a Frida? Frida non è una gallina”.
“Ah no? E cos’è?”
“Lo strumento di punta del servizio sperimentale Bio-disinfestazione del Comune”.
Mentre il proprietario del bar dialoga con il tecnico inviato dall’amministrazione per risolvere il problema, una piccola folla sta incollata fuori dalla vetrina, perché quella che il suddetto tecnico tiene in braccio sembra proprio una gallina. La porta è chiusa e fa caldo, così si asciuga il sudore dalla fronte col grembiule, prima di voltarsi, afferrare la scopa e agitarla verso le persone all’esterno, come se volesse scacciarle. La gallina chiocca e il tecnico le sussurra qualcosa, probabilmente per rassicurarla.
“Però, scusi, se fa così, Frida si spaventa”.
Il proprietario, un uomo con due grandi baffi dalle punte ingiallite che sembrano attaccati con il vinavil, si appoggia al manico della scopa e, con un’aria vagamente sarcastica, risponde che gli dispiace, mettendosi un dito sopra il labbro ed emettendo un sibilo che dovrebbe stare a significare che da quel momento in poi farà silenzio.
“Ora le spiego – dice il tecnico, sorseggiando questo Madame Milù e passandosi la lingua tra i denti – Avrà certamente sentito dire che il Comune di Roma ha pensato di gestire il problema dell’erba incolta nei parchi facendo ricorso alle pecore. Lo ha sentito?”.
“L’ho sentito”.
“Ecco. Ora, vede, la questione è che la natura è il metodo migliore per risolvere disagi legati alla natura stessa. Per esempio, su quest’etichetta c’è scritto ‘Liquore da bere al bisogno’. Io ho bisogno di digerire e cosa c’è di meglio di un amaro che, leggo, racchiude tutti i metodi di lavorazione di botaniche raccolte a mano come camomilla, menta, maggiorana…”
“Sì, lo so che c’è dentro”.
“…resina di pigna, melissa, semi di finocchio, assenzio…”
“E spaccapietra”.
“…e spaccapietra. Bravo. Quindi, ora lei capisce che nessuno meglio di Frida può occuparsi del suo piccolo problema di infestazione. Si avvicini”.
Il proprietario si muove lentamente, scettico come Alexander Fleming a una convention di No Vax, fino a trovarsi faccia a faccia col tecnico e con la gallina, che sembra fissarlo severamente.
“Frida – gli sussurra quello – è un’arma letale”.
In quel momento, la porta si apre e un individuo in tuta bianca con un armamentario dall’aspetto tecnologico montato sulle spalle fa il proprio ingresso nel bar. Dice che è il tecnico dell’Ufficio Igiene inviato dal Comune per risolvere il problema e si scusa per il ritardo ma non trovava parcheggio. Il proprietario sposta l’aria con i suoi enormi baffi ma sul bancone sono rimasti solo il bicchiere vuoto, qualche piuma e l’impronta della scarpa che il sedicente tecnico con gallina ha appena lasciato sul bancone in una personale e disperata corsa verso la libertà, quella cosa che – come ha sentito dire una volta a Mel Gibson in ‘Braveheart’, il suo film preferito in assoluto – nessuno può toglierci.
FINE
- Photo: Beniamino Ziccardi
- Model: Francesco Polazzi + Frida
- Copy: Filippo Dionisi
- Location: Caffè Rubik
Alcol, acqua, zucchero, infusi ed estratti di erbe officinali, distillato di infuso di erbe aromatiche, oli essenziali.