Rimangono a fissarsi per circa cinque minuti, fino a che quello appoggiato al bancone alza il mento e fa “Di’ un po’. Sarai mica un fascio?”
Il tizio strabuzza gli occhi, si lamenta col barista e se ne va, perché a lui, del fascista, non l’aveva mai dato nessuno.
“Eh, quante storie. A me sembrava proprio un fascio”. Si aggiusta il basco, sarebbe a dire che lo inclina, in modo che la parte a sinistra sia sempre più in alto di quella a destra, e si appoggia con un gomito al bancone, tracannando l’ultimo goccio rimasto nel bicchiere.
“Senti un po’ – gli dice il barista, cercando di contenere il suo istinto di colpirlo in piena fronte con la bottiglia che l’uomo, apparentemente deciso a difenderla con le unghie e con i denti, tiene sempre vicino a sé – Questa storia deve finire. Lo sai vero?”
“Quale storia?”, dice lui, facendo segno di riempire il bicchiere.
“Questa storia che mi fai scappare dal bar tutti quelli che entrano e bevono una cosa che non sia quella roba lì”, e indica l’Amaro Partigiano.
L’uomo scuote di nuovo il bicchiere.
“No, bisogna che la chiariamo questa cosa. È inutile che continui a chiedere da bere”. Il barista afferra la bottiglia e la allontana dall’uomo, che allora, con estrema calma, cerca di cogliere con l’olfatto ciò che resta di quello che aveva già bevuto, un profumo lontano di castagne che è un po’ il pane della Resistenza, come si dice. “Ma tu lo sai – sussurra a un certo punto – lo sai che questo è un liquore sociale, ‘naturalmente di parte’? C’è anche scritto sopra” e punta il dito verso la bottiglia.
Il barista muove le labbra, come a doppiare quello che sente. “E poi? Non mi vuoi per caso dire anche che lo fanno in Lunigiana, che crea posti di lavoro e che le castagne, quelle della Resistenza, vengono portate a essiccare per 40 giorni al canniccio di Noceto, sopra Carrara?”
L’uomo abbassa gli occhi sul bicchiere, poi lancia uno sguardo vagamente sospettoso al barista, che, sentendosi squadrato, reagisce chiedendo seccamente che abbia da fissare a quel modo.
“Di’ un po’ – gli dice quello, passandosi la lingua tra le labbra e stringendo le palpebre – Sarai mica un fascio?”
FINE
- Photo: Fausto Amelii
- Model: Corrado Cazzolla
- Copy: Filippo Dionisi
- Location: Caffè Rubik
Alcol idrato, zucchero, erbe, frutta e spezie in infusione.